Marek Hamsik si appresta a dire addio al calcio con una serata speciale.
Il prossimo 5 luglio, allo stadio Tehelne Pole di Bratislava, l'ex capitano e centrocampista del Napoli scenderà in campo per l'evento 'Punto 17', partita d'addio al calcio del giocatore slovacco. La partita verrà trasmessa in esclusiva da CalcioNapoli24 su web, social, Youtube e sul canale 79 del digitale terrestre su Napoli e Caserta. Questa mattina la conferenza stampa di presentazione dell'evento presenziata proprio da Hamsik, introdotto da Daniele Decibel Bellini, speaker dello stadio Diego Armando Maradona e da Salvio Passante, founder di CalcioNapoli24.
Le parole di Hamsik
"La partita sarà un mix, vorrei avere tutti i miei compagni della Nazionale, del Napoli e degli altri club in cui ho giocato: non era possibile averli tutti altrimenti avremmo dovuto avere sei squadre, ma ormai ci siamo e sarà una partita Slovacchia-resto del mondo. Ci saranno Mertens, Callejon, Lavezzi, Cavani, stasera vedro Inler, Dzemaili e Behrami, Paolo Cannavaro e Francesco Montervino, Pepe Reina, Raul Albiol e tanti altri nazionali slovacchi con cui ho trascorso anni, Skrtel, Lobotka, Skriniar, mio cognato Walter Gargano.
Rivedere assieme Hamsik, Cavani e Lavezzi sarà magico per tutti, è un trio che dopo tanto tempo si incontrerà di nuovo. Ricordo il primo giorno col Pocho a Castel Volturno, tutto serio, poi è diventato un simbolo totale di questa città. Come riassumo la mia carriera? Ho realizzato il mio sogno, sin da bambino avevo le scarpette da calcio e pensavo sarebbe stato destino. E alla fine il sogno si è realizzato.
Chi è stato Marek Hamsik nello spiegarlo ad un bambino? Un calciatore che ha realizzato il suo sogno, aver avuto una parte importante del Napoli ne sono stato orgoglioso anche senza aver vinto uno scudetto. Una partita per iniziare una nuova vita da allenatore? Ormai sono due anni che mi dedico a questa nuova veste con i settori giovanili, ho scoperto un'altra passione che mi piace molto e sono fortunato d'essere nello staff della nazionale slovacca con Francesco Calzona".
Il rimpianto scudetto
"Non ho rimpianti ma mi godo i due scudetti vinti finora dal Napoli. Un po' di rammarico ce l'ho, ma alla fine il Napoli l'ha vinto e non rimpiango nulla. Ho vissuto il mio sogno, mi sono sempre goduto questa città e questi tifosi, sono rimasto 12 anni fedele a questa maglia, la ritengo mia e sono contento che siamo stati la squadra a vincere il primo trofeo dopo Diego Armando Maradona.
La gioia più grande vissuta? Quelle vincenti, i trofei vinti, quelli alzati sono quelli che contano. Ce li ho tatuati sulla mia pelle, li ritengo importanti così come il mio record di presenze. Tornare a lavorare al Napoli? Col presidente ci ho parlato lo scorso anno, qui ho sempre la porta aperta. In Slovacchia ho impegni con i miei figli ma mi piacerebbe far parte di una società come il Napoli".