Pubblicato: 15 ore fa

Juventus, Chiellini: Rinnovo Yildiz? Calma, c'è la volontà di tutti

Giorgio Chiellini, dirigente ed ex capitano della Juventus, è intervenuto durante il Social Football Summit che si sta svolgendo a Torino. Ecco le dichiarazioni dell'ed difensore bianconero e della Nazionale:

Juventus: le parole di Chiellini

"Director of Football Strategy. Non sono un amante dei titoli, ma sono un grande amante della pratica. Quello che mi sento è un supporto di quello che è stata la Juventus e quello che deve continuare ad essere a livello trasversale. Io faccio la spola tra le due e abbiamo anche Vinovo, anche se in questi mesi non sono riuscito a starci abbastanza ma è il nostro futuro. Una cosa a cui teniamo, sappiamo che da quello che facciamo a Vinovo dipende anche una parte del futuro della Juventus. La nostra è una missione. Cresciamo seguendo alcuni valori, e aiutiamo a dare una direzione".

IL RITORNO IN BIANCONERO - "Il primo giorno era San Giovanni del 2004, arrivai e trovai una Torino in festa. Dal luglio del 2005 sono fisso qui, con una parentensi dove sono andato in America per creare distacco e preparazione alla transizione. Sono rimasti un po' di ragazzi con cui ero compagno di squadra, quello stacco è stato necessario per poi ripartire in modo diverso".

RAPPORTO CON I CALCIATORI - "Io ho a che fare con i giocatori ma anche con tante persone intorno, le 50 che stanno al centro sportivo più i 300 impiegati. Con i giocatori devi tenere un po' di distanza, non sono un loro compagno o non lo sono più. Ma è più facile perché hai un passato per cui ogni parola viene ascoltata con grande rispetto, hai una sensibilità tecnica per cui non devi crearti una credibilità. Cerco di non invadere il territorio degli altri, cerco di far capire a tutti la strada giusta da percorrere ma poi ci devono arrivare soli. Questo è un gruppo che ha valori, è coeso, non va redarguito o controllato come poteva capitare qualche anno fa. Un gruppo sano che deve lavorare insieme, sta costruendo fiducia e forza per sostenere le difficoltà. L'obiettivo di questo gruppo è tornare alla normalità di vincere. La fatica deve diventare un piacere normale e non una cosa straordinaria. Questo si costruisce nella quotidianità, non è facile sennò vincerebbero tutti. Credo che tutti abbiano le qualità umane, i campioni di una volta, come Cristiano Ronaldo, in Italia non ci sono più e l'importanza di questi valori insieme alle qualità tecniche può fare la differenza. Rubo le parole di una persona che lavora in Juve da più di me: siamo custodi di quelli che sono certi valori. Siamo custodi di certi valori, fortunati di farne parte e di aver fatto un percorso di storia. È un onore ma è anche un onere e lo sento tutto".

SPALLETTI - “Voler vincere non è dover vincere, ma è già un passo importante. Lo sta dicendo a tutti dal primo giorno, lo sta ribadendo. Se uno guarda la classifica dice: perché no? Se il colpo di testa di McKennie fosse entrato saremmo dentro la zona Champions. È ancora tutto in ballo, consapevoli delle difficoltà ma anche delle opportunità che abbiamo davanti. Tutti hanno difficoltà e nessuno sta prendendo la via per andare a vincere lo Scudetto, si gioca sul dettaglio. Io sono un amante dell'equilibrio da mantenere nei momenti alti e in quelli bassi. Uno sforzo che ti aiuta ad avere la direzione del futuro. Nel centro sportivo c'è un vortice di emozioni, ma se hai la fortuna di staccarti è più facile avere equilibrio. Spalletti abbraccia tutti, ha bisogno di trasferire questo suo affetto e amore a tutte le persone. C'è una signora che si prende cura di noi nella mensa, la prima cosa che ha fatto è abbracciarla. Ha questo tipo di empatia e umanità e ha bisogno di avere le persone con lui. Poi in campo è un'altra persona ma ha proprio questa empatia verso le persone a prescindere che sia la più o la meno importante gerarchicamente. La prima conoscenza con lui è stata a marzo 2024 durante una tournée della nazionale negli USA. Mi ha salutato e mi ha chiesto: ma la faresti una riunione ai difensori? E abbiamo analizzato con i difensori l'ultima partita. Da avversario non riesci a conoscerti troppo, ma con noi è sempre stato giusto non ci sono stati particolari scontri. Poi nella vita tra toscani ci si prende".

MERCATO - "Ci manca un ultimo pezzo, il direttore sportivo. Quando ci sarà, poi saremo una struttura con Damien a capo anche della parte sportiva, poi ci sarò io, Modesto e il ds e decideremo. Rinnovo Yildiz? Calma. C'è la volontà da parte di tutti: con equilibrio e tranquillità si fa tutto".

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