Il Ct della Nazionale Italiana Gennaro Gattuso ha parlato in conferenza stampa. Gli azzurri saranno impegnati giovedì con la Moldavia e domenica con la Norvegia.
Cosa vuole vedere nelle prossime due partite?
"Non sarà una scampagnata, voglio vedere il massimo impegno per proseguire su quello che abbiamo iniziato a settembre. Proveremo giocatori che hanno avuto poco spazio nella prima partita, ma dobbiamo pensare a noi e non a quello che farà la Norvegia".
Quali scelte sono state fatte per le convocazioni? E Zaniolo?
"Bisogna essere onesti, gente come Zaniolo ha fatto cose interessanti ma le scelte vengono fatte con un criterio. Mi piace lavorare con giocatori che ho da tempo, ma le porte della Nazionale non sono chiuse e guardiamo tutti".
Come ti prepari a vivere quattro mesi senza partite? E Chiesa perché non è stato chiamato?
"Stamattina abbiamo messo giù fino al 15-16 gennaio: andrò a vedere la Supercoppa e seguirò tante altre partite. Ci prepariamo così, girando e continuando a vedere partite. Chiesa? Parlo spesso con lui, semplicemente bisogna rispettare scelte e problematiche che ognuno di noi ha. Altro non posso dire, ma questa è la verità. La scelta è di Chiesa? Sì, è di facile lettura altrimenti non davo spiegazioni per la quinta volta... ".
Sente che c'è la consapevolezza di mettere al centro la Nazionale da parte dei club? E riuscirà a fissare un raduno nei prossimi mesi?
"Non si potrà anticipare il calendario. In questo mese abbiamo lavorato 4-5 giorni di fila su tutto il programma con la Federazione e non c'è lo spazio. Forse a febbraio, uno o due giorni, ma i calendari sono pieni. Starà a noi essere bravi e trovare il modo di incontrare i ragazzi in Italia e all'estero. Penso sia molto, molto difficile intervenire in qualche modo sul calendario".
Ci dobbiamo aspettare un'alternanza di moduli?
"Sì, non lo facciamo per scaramanzia ma per le squadre che affrontiamo. Quando una squadra riesce a fare più di un modulo è tanta roba. E vedendo i due avversari ci saranno altrettanti moduli diversi".
Stai cercando o hai trovato un regista? E come gestirai le diffide?
"Barella è con noi e salterà la prima per squalifica. Tonali sa che non possiamo permetterci di perderlo per l'eventuale semifinale playoff. Vedo difficile che possa giocare contro la Norvegia. Locatelli per me è un regista, Ricci idem".
Ti preoccupa che non ci sia Kean? E i tanti 0-0 in Serie A confermando che i ritmi sono bassi in Italia?
"Nel nostro campionato la tattica la fa da padrone perché abbiamo allenatori bravissimi e gli spazi diventano inferiori, difficilmente puoi giocare a campo aperto. Kean non doveva giocare giovedì in Conference, ha preso questo colpo e l'abbiamo perso. Ma in 4 mesi c'è tempo e abbiamo attaccanti forti: ci aspettiamo tanto da quelli che sono qua".
Cosa può dirci di Berardi? E da CT si diverte a vedere tutti questi 0-0?
"Io non guardo le partite ma i giocatori, però è chiaro che guardando una gara mi rendo conto di quanto sia complicato a livello tattico. Se parliamo di velocità, la palla deve andare forte. Mi diverto quando una partita si sblocca e le squadre si aprono, provano a fare qualcosa di diverso. Nessuno mette in dubbio le qualità di Berardi, lo sto seguendo e so cosa ci può dare. Faccio delle scelte e sappiamo le sue qualità".
Quali risposte deve dare Scamacca? E cosa si aspetta dalla Moldavia?
"Mi aspetto una gara difficile, cambieremo qualcosa e la trappola è sempre dietro l'angolo. Anche i miei giocatori sanno che partite facili non ne esistono più. Scamacca non deve dimostrarmi nulla: sa cosa voglio vedere in allenamento, se è qua è perché credo fortemente in lui. Ha avuto infortuni seri, ma è innegabile che abbia balistica e qualità importanti. Mi aspetto che faccia le cose per bene".
Come si può invertire la tendenza con tutti questi 0-0 in Serie A?
"Tante squadre ora hanno centrocampisti che danno ampiezza, ma facendo così per arrivare in area poi fanno fatica. Sicuramente contribuisce al problema".
Cosa l'ha colpito in questa prima fase della stagione?
"Mi piace il coraggio di Italiano e di Gasperini, Mancini sembra Cafu nelle ultime partite. Non hanno paura, sistematicamente portano 4-5 uomini in zona offensiva e rischiano l'uno contro uno senza palla. Complimenti a loro".
Ha avuto tempo di confrontarsi con le Nazionali giovanili? E c'è materiale per il futuro?
"Recentemente abbiamo fatto una riunione importante: negli ultimi anni il lavoro fatto è stato incredibile, sicuramente non dobbiamo perdere per strada i nostri giovani. Ai tempi miei e di Gigi noi faticavamo a ottenere risultati prima dell'Under 21, ora è il contrario. Però bisogna avere pazienza".
Calafiori lo vede in un'altra posizione? E cosa si aspetta da chi ha giocato meno?
"Riccardo non è solo un terzino sinistro, è un giocatore 'smart'. Può giocare dappertutto, anche a centrocampo. Voglio vedere il massimo impegno e la voglia di migliorarsi come squadra".
Ha sentito Spalletti? E si aspettava le difficoltà di Conte a Napoli?
"Ho sentito Luciano, gli ho fatto i complimenti. Posso dire poco sul Napoli, ha un grande allenatore che ha vinto tanto e che sa come muoversi. Quando si vince è difficile confermarsi, ma Antonio ha le capacità di superare questo momento".
La Norvegia sarà il metro per valutare il lavoro svolto?
"La prima è più importante, perché la seconda si prepara da sola. Sappiamo bene che la Norvegia ci può mettere in grande difficoltà: hanno velocità e fisicità, purtroppo abbiamo trovato nel girone una squadra che esprime un calcio eccezionale".
C'è un po' di vulnerabilità difensiva?
"Il calcio è cambiato, oggi si va sui riferimenti. Solo Sarri gioca di reparto, c'è una doppia profondità. Da un po' di anni a questa parte si sta andando in questa direzione, così diventa un altro sport rispetto a 30-40 anni fa. Non è che non si sa più difendere, è che si gioca in un modo diverso".
Cosa pensa di Gabbia? E la emoziona stare a Milanello da CT?
"Direi di no, sono stato tanti anni a Milanello. Quindi più ricordi che emozioni. Ci sono tante cose a cui devo pensare. Gabbia è cresciuto molto, non lo vedevo da tempo e mi piace come interpreta la partita. Sapevo fosse serio, gli ho detto che è migliorato molto e sbaglia poco".
Scamacca ha caratteristiche diverse da Kean e Retegui: con chi lo affiancheresti?
"Non ha la dinamicità di Pio e Retegui, ma entrambi come Kean amano muoversi e Scamacca potrebbe accompagnarli tutti. Non c'è un ideale che possa giocargli vicino"
Pensa che il calcio degli italiani sia in crisi?
"Quando faccio i complimenti a Italiano e Gasperini mi riferisco a un loro calcio di livello. Certo è che in Premier fanno un altro calcio, ma la Serie A è molto impegnativa e abbiamo allenatori molto preparati. Se non ti inventi una giocata diventa molto difficile. Pio? Pensate che peso possa avere un ragazzo di 20 anni quando sbaglia un'occasione. E Raspadori gioca pochissimo... Di questo dovremmo parlare, non che il nostro campionato faccia schifo. Avere qualche stadio più bello aiuterebbe, ma il nostro campionato resta molto difficile".